VI_Cremona. DP Camp IT82

 


Cremona era uno dei campi profughi più grandi del nord Italia. Ospitò tra 1.000 e 1.200 rifugiati nel 1945-47. La popolazione del campo era prevalentemente ebraica ed era in continuo cambiamento a causa della sua vicinanza al confine austriaco, dove gli ebrei speravano di entrare in Italia e organizzare l'emigrazione. 

Fondato dall'UNRRA, il campo DP di Cremona soffrì nell'estate del 1946 di una grave carenza di vestiti e cibo, in parte a causa della difficoltà di provvedere ad una popolazione di passaggio. La carenza portò a un calo della popolazione da quasi 1.100 nel giugno 1946 a 950 nel novembre 1946. Il JOINT (The American Jewish Joint Distribution Committee) rispose organizzando la shechita (macellazione rituale) di carne bovina kosher a Cremona. Il campo ha ospitato anche il primo dormitorio per bambini nei campi italiani dell’UNRRA.

Nella ‘cavallerizza’ avevano sede i corsi di formazione professionale promossi all’Organization for Rehabilitation Through Training (ORT) che prevedevano lezioni e laboratori per confezione d’abiti, tecnico radio, elettricista, falegname e fabbro. I migliori studenti avevano la possibilità, dopo una selezione, di perfezionarsi nei corsi in altre sedi come Iesi e Ginevra.

Nel novembre 1946 il JOINT salutò le officine di Cremona come le "meglio organizzate di tutta l'Italia", lodando il successo del campo nella produzione di piccole radio che il JOINT distribuì in altri campi italiani. Cremona ospitava 1.142 persone al 31 marzo 1947, diversi mesi prima che la popolazione fosse spostata nell'Italia meridionale.