VII_Cremona. DP Camp IT82

 


Erano state aperte diverse scuole (nella caserma Pagliari una era dedicata al poeta Bialik, mentre nella caserma Sagramoso era stata istituita una scuola materna) ed erano presenti distinte sedi per le organizzazioni sioniste, vari luoghi di preghiera e altri spazi dedicati alla vita comune.

La sistemazione abitativa temporanea della popolazione all’interno del DP camp prevedeva stanze condivise da diverse famiglie (i testimoni ricordano camere affollate, intorno alla decina di occupanti), dormitori maschili e femminili, posti al piano primo della caserma Pagliari e giacigli di fortuna collocati in baracche, posizionate nella corte della caserma San Martino. Rita Lurie, Robert Frimtzis e Sidney J. Zoltak rammenta che le camere fossero divise da lenzuola e coperte dello US Army, per dare una maggiore privacy ai componenti dei singoli nuclei famigliari.

Una raccolta dei primi racconti dei sopravvissuti all'olocausto, Fresh Wounds, a cura di Donald L. Niewyk, contiene un'intervista con il sopravvissuto Isaac W., che ricorda le sue esperienze a Cremona: “fummo messi nel campo di Cremona, a ottanta chilometri da Milano. Prima era stata un'armeria per i soldati. [Era] come una stalla, senza porte, senza finestre, il pavimento di pietra. Vivevamo in una stanza, ottanta persone. Il mio intero kibbutz era lì.”

Le testimonianze di bambini cremonesi, che frequentavano il DP camp e risiedevano nelle sue immediate vicinanze, possono fornire una prima base di analisi per ciò che riguarda i rapporti interpersonali con la popolazione locale: i rifugiati rammentano le passeggiate lungo l’alzaia del Po, i bagni nel fiume con i coetanei cremonesi, la frequentazione dei cinema locali. 

Il campo si inseriva all’interno di una parte povera della città, il rione di San Bassano, ricordato nel senso comune come il ‘bassofondo’ di Cremona, popolato da famiglie indigenti. Interessato da una significativa presenza di microcriminalità, il quartiere ruotava la propria vita su via dei Mille, sulla quale erano distribuite le attività commerciali e sulla zona delle caserme.